Giornata Mondiale delle Api: perché è importante?
Giornata Mondiale delle Api: perché è importante?

Giornata Mondiale delle Api: perché è importante?

Giornata Mondiale delle Api: perché è importante?

Il 20 maggio 2021 si celebra la quarta edizione della Giornata Mondiale delle Api, 24 ore dedicate alla celebrazione di questi importantissimi e spesso temutissimi insetti. Istituita solo nel 2017, questa giornata ha come obbiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale riguardo l’importanza degli impollinatori e del loro fondamentale ruolo nell’ambito dello sviluppo sostenibile. È inoltre l’occasione per educare alle minacce e ai rischi che mettono costantemente a rischio l’esistenza di queste delicate creature.

Giornata Mondiale delle Api: perché proprio il 20 maggio?

Solo nel 2017 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha sancito un’intera giornata in onore degli impollinatori. La scelta del giorno non è casuale, questa data è infatti simbolicamente importante per l’apicoltura: Il 20 maggio è il giorno di nascita di Anton Janša, primo insegnante di apicoltura alla Corte di Vienna, ai tempi dell’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo. Egli introdusse nuovi metodi nell’apicoltura dell’epoca, tra cui il pascolo delle api e il ruolo dei fuchi, lasciandoci in eredità due libri ancora oggi utilizzati come manuali da molti apicoltori.

Le api sono davvero così importanti?

A molti sarà sicuramente capitato di leggere qualche volta una citazione che recita: Se le api scomparissero, all’uomo non rimarrebbero che quattro anni di vita. Nonostante queste delicate creature siano maggiormente conosciute per la produzione del miele, infatti, la loro esistenza va ben oltre questo. Le api sono fondamentali per la sopravvivenza di moltissime specie vegetali, ma ancora di più per la nostra stessa esistenza sulla terra. Da oltre 30 milioni di anni, l’impollinazione permette la riproduzione di moltissime piante, tra cui quelle responsabili della produzione di buona parte della frutta e verdura che mangiamo. Oltre il 75% delle colture alimentari mondiali risentono dell’impollinazione per resa e qualità. La scomparsa degli impollinatori andrebbe ad influire sulla produzione di caffè, mele, mandorle, pomodori, cacao, zucche, fragole e molte altre ancora. Gli impollinatori mantengono dunque l’equilibrio degli ecosistemi e preservano la biodiversità. Ancora, svolgono un importante ruolo nel ripristino delle aree a rischio desertificazione e nell’assorbimento diretto e indiretto di CO2.

Essere un’ape nell’era dell’Antropocene

I pericoli che minacciano la sopravvivenza delle api sono in costante aumento ed essere un’ape nell’era dell’Antropocene non è cosa facile. Pesticidi, malattie e cambiamenti climatici rendono l’esistenza di questi importanti insetti tanto impossibile da spingere l’intera specie addirittura all’estinzione. In appena trent’anni, dal 1980 al 2010, la popolazione mondiale di api e vespe si è ridotta quasi del 40%. Quasi il 35% degli impollinatori invertebrati, in particolare api e farfalle, e circa il 17% degli impollinatori vertebrati, come i pipistrelli, rischiano l’estinzione a livello globale. Salvaguardare e «invertire il declino degli insetti presenti sui terreni agricoli, in particolare gli impollinatori» è infatti tra gli obiettivi della Strategia sulla Biodiversità dell’UE, prevista proprio dal Green Deal europeo.

Come proteggere le api nella propria vita quotidiana?

È possibile salvaguardare le api e agevolarne la sopravvivenza in diversi piccoli modi: piantando piante autoctone con fioritura in diversi momenti dell’anno; acquistare miele da produttori locali; acquistare prodotti da agricolture locali e sostenibili; evitare i pesticidi/fungici/erbicidi nel proprio giardino quando possibile; adottare un alveare; sostenere gli ecosistemi forestali e, soprattutto, sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

È facile pensare che le questioni ambientali di una simile portata siano affare delle grandi istituzioni e che il proprio contributo non possa fare la differenza. Eppure, in nessun caso è così. Personalmente, sono una grande sostenitrice dei piccoli passi, quelli che permettono di resistere tanto a lungo da fare la differenza e, chiaramente, anche la salvaguardia delle api non è da meno.