Ci volevano i Ferragnez per rimettere Renzi al suo posto?
Ci volevano i Ferragnez per rimettere Renzi al suo posto?

Ci volevano i Ferragnez per rimettere Renzi al suo posto?

Ci volevano i Ferragnez per rimettere Renzi al suo posto?

Uno dei temi più trattati e discussi del momento è senza dubbio l’urgente approvazione del DDL Zan che scuote ancora molti animi dentro e fuori il Parlamento, anche tra i più noti. Mentre, infatti, in aula si discuteva sulla calendarizzazione del decreto- ora finalmente ottenuta- sui social andava in scena uno scontro tanto improbabile quanto sorprendente: quello tra Matteo Renzi, leader di Italia Viva (IV) e Chiara Ferragni, nota influencer di livello internazionale (se non globale).

Italia Viva e il DDL Zan

Per capire cosa ha portato il leader di Italia Viva a fronteggiare l’ormai seconda italiana più seguita al mondo sui social (appena sorpassata da Khaby Lame) è necessario però fare un passo indietro. Ad innescare l’offensiva della giovane imprenditrice sarebbe stata la recente dichiarazione da parte di Italia Viva di voler modificare il testo del disegno legge, eliminando alcuni passaggi cruciali, con il risultato di depotenziare in modo significativo la portata della proposta e la tutela offerta dal testo attualmente al vaglio del Senato.

Questa scelta, come esposto dal portavoce del partito, sarebbe volta alla costruzione di un ponte con il centrodestra, più avverso e titubante su alcuni punti del decreto. Italia Viva avrebbe poi rilanciato una superata proposta di legge presentata dal deputato Scalfarotto, che si concentra maggiormente sull’omotransfobia tralasciando altre categorie sensibili invece incluse nel più recente DDL Zan. Questa proposta, oltre a fare, appunto, dei passi indietro sul piano contenutistico del disegno di legge Zan, andrebbe anche a rallentare ulteriormente un iter che sembra già infinito, motivo per cui PD, Movimento 5 Stelle e LeU si sono opposti fermamente, insistendo invece sulla votazione affinché il decreto fosse calendarizzato e arrivasse in aula il 13 luglio.

La reazione di Ferragni…

Questa – per molti discutibile – mossa del partito di Matteo Renzi ha scatenato una risposta infuocata da parte di Chiara Ferragni che, profondamente contrariata dall’ennesimo tentativo di ostruzionismo nei confronti del DDL Zan, nelle sue storie Instagram ha pubblicato un post che recita: «L’Italia è il Paese più transfobico d’Europa. Che schifo che fate politici», associata all’immagine di Matteo Renzi, evidentemente chiamato in causa.

…e la risposta di Renzi

Ovviamente, l’ex Premier, molto attento ai social, non ha fatto mancare la sua reazione criticando in primis il carattere “banale e qualunquista” del commento dell’influencer e successivamente, sottolineando la stima che prova nei suoi confronti, ha chiesto un confronto, furbescamente ingolosito dall’enorme platea di seguaci (tra cui molti elettori) dell’imprenditrice digitale.

Ecco una parte della lunga replica a lei indirizzata: «Se Chiara Ferragni vuole confrontarsi sugli articoli 1, 4, 7 della legge Zan e sugli emendamenti Scalfarotto io ci sono. Se Chiara Ferragni vuole conoscere come funziona il voto segreto al Senato, ai sensi dell’articolo 113.4 del Regolamento, io ci sono. Se Chiara Ferragni vuole discutere, criticare, approfondire io ci sono. Ma sia chiaro. La politica, cara Ferragni, è un’attività nobile e non fa schifo. E la politica si misura sulla capacità di cambiare le cose, non di prendere i like».

L’intervento di Fedez

Lo scontro non si è concluso, però, con il lungo post Facebook del segretario di Italia Viva. Presto, infatti, anche il marito di Chiara Ferragni, Fedez, tramite il suo profilo Twitter, ha risposto a Renzi: «Stai sereno Matteo, oggi c’è la partita. C’è tempo per spiegare quanto sei bravo a fare la pipì sulla testa degli italiani dicendogli che è pioggia».

«La cosa che mi stupisce,- ha aggiunto il cantante- ogni volta che io e mia moglie ci permettiamo di esprimere il nostro pensiero, è vedere giornalisti, intellettuali e politici che per darci degli stupidi mettono sullo stesso piano il pensiero di Chiara Ferragni e quello della politica italiana. Non colgono la differenza: Matteo Renzi è un politico pagato dagli italiani per rappresentarli, Chiara Ferragni non grava sulle tasche degli italiani. È un’imprenditrice che esprime il suo pensiero e può permettersi di esprimere anche un pensiero banale. La cosa che fa capire il livello basso della politica italiana è un politico come Matteo Renzi che chiede un dibattito pubblico a Chiara Ferragni, questa è la cosa triste».