Cuba senza i Castro: la fine di un’era?
Cuba senza i Castro: la fine di un’era?

Cuba senza i Castro: la fine di un’era?

Cuba senza i Castro: la fine di un’era?

In concomitanza con il 60° anniversario dell’Invasione della Baia dei Porci (17 Aprile 1961) -ovvero il tentativo di un gruppo di esuli cubani istruiti dalla CIA con il fine ultimo di rovesciare il regime di Fidel Castro– si è tenuto proprio all’Avana l’8° congresso del Partito comunista cubano (PCC).

A causa della pandemia il Congresso si è svolto a porte chiuse e con un numero piuttosto limitato di presenti ma questo non ha impedito a Raúl Castro di tenere un discorso toccante ed emotivo che è stato trasmesso in diretta televisiva, per gli occhi della nazione intera. Ormai alla soglia dei 90 anni, ha voluto enfatizzare come la decisione di lasciare la segreteria del partito non è stata imposta o forzata ma è il risultato di un’attenta riflessione, ponderata nel corso degli anni, compiuta con la consapevolezza di affidare il Paese nelle mani di un gruppo di dirigenti preparati adeguatamente, al fine di rappresentare una politica di continuità con quella Rivoluzionaria del 1959.

Raúl Castro ha assunto progressivamente vari incarichi, a fianco e in sostituzione del fratello: quello di presidente ufficialmente nel 2008, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute di Fidel; successivamente, nel 2011, è diventato primo segretario del Partito comunista e infine nel 2016, dopo la morte del padre della rivoluzione, è rimasto l’unico leader del Paese.

Il cambiamento di leadership che arriva contemporaneamente ad una delle crisi economiche più tragiche per il Paese e a nuove sanzioni internazionali, vede il passaggio del testimone a Miguel Díaz-Canel, al quale verrà conferito il ruolo di segretario di partito e a cui già nel 2018 era stata attribuita la presidenza della Repubblica. In questo modo Castro rinuncia a tutti gli incarichi ufficiali e allo stesso modo farà José Ramón Machado – un altro degli ultimi esponenti della “generazione storica” del 1959.

Per l’ennesima volta l’isola di Cuba si ritrova ora, dopo 60 anni, a vivere un momento simbolico e storico: l’inizio di una nuova era politica, questa volta senza la presenza e la guida di un Castro.